Ciò che il Tantra è e ciò che non è

Negli ultimi decenni il Tantra ha suscitato la curiosità del mondo occidentale, non tanto come via spirituale per accedere a degli stati di estasi, bensì come tecniche che rendono possibili esperienze erotiche da Guinness dei Primati. Si può confermare che fare l’amore a lungo non sia un’illusione, ma un’autentica arte che chiunque può imparare, ammesso che la persona sia dotata di pazienza, tenacia e forza di volontà.

Tuttavia lo scopo del Tantra non è di fare esibizioni delle proprie capacità sessuali, né di adottare posizioni amorose complicate o spettacolari, ma di portare più controllo, più rilassamento, bellezza e trasfigurazione durante l’atto amoroso, allo scopo di ottenere sublimi stati di coscienza. Il Tantra non mira a battere i record, ma è un metodo molto diretto per manifestare l’amore.

 

Il Tantra non è una filosofia dogmatica né una religione

Non si oppone a nessuna delle due, è un’esperienza essenzialmente spirituale.

Il Tantra non è un corso di educazione sessuale,

né un metodo contraccettivo mediante il trattenimento dell’eiaculazione. Se questo aspetto è l’unico che consideri, perderai la magia del Tantra.

Il Tantra non è repressivo né liberale

Poiché ognuno dei due è un vettore dell’altro. È ciò che è in modo cosciente.

Il Tantra non è un corso tecnico

sebbene usi metodi e modalità specifiche per agevolare l’accesso all’universo tantrico, ma richiede una pratica costante ed una seria perseveranza.

Il Tantra è una celebrazione della vita,

una vacanza del “qui e ora”, non importa di quali qui e ora potrebbe trattarsi. È’ un culto della vita e della natura dove nessun aspetto viene rifiutato.

Nella coppia, il Tantra è…

una sorta di meditazione, che sorge dalla fusione degli aspetti maschili e femminili, riempita con l’energia sessuale. E’ un invito a scoprire la dimensione sacra della fusione sessuale e il modo di far vibrare insieme il corpo, l’anima e la coscienza.
In realtà il Tantra è la celebrazione della vita, che si basa sul “qui e adesso”, dove nessun aspetto è rinnegato: l’interiore, l’esteriore, la gioia, il dispiacere, il riso, il pianto, l’amore e l’odio, l’ombra e la luce. Restituisce centralità all’amore, che viene riportato all’essenza della vita dell’essere umano come il valore più importante per il quale valga la pena vivere. [leggi di più…]