L’esperienza mistica avviene attraverso un totale e spontaneo assorbimento consapevole e concentrazione su ogni momento della fusione erotica amorosa, eliminando qualsiasi tipo di pensieri riguardo obiettivi futuri, inclusi anche quelli più elevati riguardo la coppia e persino alle esperienze trascendentali. L’abbandono consapevole nell’esperienza erotica amorosa porta alla cessazione del pensiero discorsivo e permette così l’emergere di uno stato beatifico di sintonia dei due amati con l’energia sottile sublime dell’Attributo divino dell’Eros divino puro e dell’Attributo divino dell’Amore divino e quindi, implicitamente, alla piena esperienza dello stato di yoga (fusione).
Le tradizioni orientali sono molto chiare quando affermano che l’esperienza plenaria di una o più percezioni sensoriali contemporaneamente (in questo caso le sensazioni sperimentate durante la fusione amorosa che si basa sulla perfetta continenza erotica amorosa e che integrano l’amore reciproco, l’eccellente trasfigurazione reciproca e che sono precedute dalla consacrazione dei frutti spirituali a Dio) portano la cessazione dell’agitazione mentale.
Spesso questa verità viene espressa in modi diversi. Come diceva Henri Maspero (sinologo di fama internazionale), per i taoisti la sede della saggezza e dello spirito era il cuore spirituale piuttosto che il cervello. Simbolicamente, il cervello è l’organo del linguaggio, delle teorie e della fede, e quindi ha un ruolo utile ma inferiore a quello del cuore spirituale, che è l’organo dell’intuizione e della percezione diretta. Possiamo aggiungere, dal loro punto di vista questa distinzione di funzioni non si riferiva al cervello e al cuore ma, in realtà, a due modi di pensare e/o sentire.
La caratteristica principale del Tantrismo è, secondo Mircea Eliade, il suo atteggiamento antiascetico e anti speculativo, il coinvolgimento totale dei sensi, senza filtrare nella mente ciò che sentiamo. Il Tantra è stato definito “ciò che porta alla liberazione dall’incatenamento di Maya”. Maya (illusione universale) è anche la magia o l’illusione delle parole, del linguaggio, dei concetti e delle teorie speculative. In generale, si fa confusione tra la realtà e la sua descrizione, tra un territorio e la sua mappa, tra il cibo e il menu. Il menu ha il suo valore, ma non è molto nutriente. L’illusione di Maya, la concretezza, la convinzione che i nostri pensieri astratti abbiano sempre una loro realtà tangibile, è ciò che permette alle religioni e alle ideologie popolari di avere una così grande influenza sulle masse.
Quando facciamo l’amore, quando fermiamo i nostri pensieri, accade qualcosa di molto interessante: riusciamo a concentrarci perfettamente sul momento presente e su tutto ciò che si sta svolgendo, mentre le reminiscenze del passato e gli ideali a cui aspiriamo per il futuro non interferiscono più con noi, ma si integrano e si unificano in modo molto superiore. Essendo fusi l’uno nell’altro, come due gocce di rugiada che si uniscono, acquisendo una trasparenza e una radiosità uniche, i due amanti, formando una coppia erotico-amorosa, prevalentemente orientata spiritualmente e che è polare in modo esemplare, pregnantemente trasfigurante e molto felice, sentono estaticamente ciò che sta accadendo con loro in quel momento, un’unione, una comunicazione reale, non solo simbolica o incompleta, realizzata solo su alcuni livelli del loro essere, raggiungendo così uno stato superiore di fusione e comunione con la realtà divina, uno stato di yoga esemplare.